L’aeroporto è vuoto al nostro arrivo, lo sbarco avviene in modo rapido seguendo la procedura di compagnia che prevede lo sbarco per file che vengono annunciate dalla capo cabina e dalla collega posta in coda, il tutto si svolge regolarmente e in modo sollecito per poi raggiungere il terminal a piedi che con annessa torre di controllo è piccolo, ma al tempo stesso molto moderno.
Il successivo imbarco avviene sempre a piedi e alle 20.25 con 150 persone a bordo ripartiamo per Bergamo.
Rulliamo per pista 08, backtrack in testata pista, il volo di rientro sarà di un’ora e quaranta, seguendo una rotta simile a quella dell’andata ad una quota leggermente inferiore a 34’000ft.
Il servizio di bordo anche per il volo di rientro avviene dopo circa mezz’ora dal decollo con un passaggio a base di soft drink.
Solo qualche leggera turbolenza durante il volo lo rendono più “movimentato” rispetto all’andata, per il resto l’atmosfera a bordo è tranquilla con i passeggeri seduti rispettando le norme anticovid (indossando le mascherine).
Alle 21.50 viene acceso il segnale di allacciare le cinture e l’annuncio breve dal cockpit è seguito dall’annuncio della capo cabina che ci informa dell’inizio della discesa che ci porterà a Bergamo in circa mezz’ora.
Osservo all’esterno il contrasto delle luci e il buio delle zone sorvolate specialmente dell’Appennino che allietano la vista e creano una piacevole atmosfera.
Siamo quasi al termine del volo, discesa graduale e precisa, una virata a sinistra e ci allineano con la pista 28 dell’aeroporto di Orio.
Touchdown dolce, rallentiamo gradualmente, percorrendo tutta la pista e rulliamo infine al nostro stand, sono le 22.15… sbarcando tramite i bus intercampi