Dal finestrino vediamo che Il sole si sta nascondendo nelle nuvole pertanto il successivo arrivo a Lampedusa sarà in notturna.
L’avvicinamento su un mare calmo, piatto come una tavola, lascia intravedere l’isola e per chi non è mai stato fa davvero impressione vedere come essa sia letteralmente un fazzoletto di terra nel mezzo del Mar Mediterraneo.
L’orientamento della pista è 08-26, l’aereo con il comandante ai comandi viene indirizzato per la 26.
Essendo seduto a destra, dal finestrino posso gustarmi l’avvicinamento notturno che a dirla tutta sembra di essere su un aereo prossimo all’appontaggio su una portaerei.
Con mano ferma a dimostrazione dell’esperienza maturata, il comandante porta l’aereo a terra e per via della ridotta lunghezza della pista – appena 1800 metri – dopo il contatto con la pista segue una decisa frenata con freni e reverse.
Data la conformazione dell’aeroporto, si esegue un backtrack che ci porta a percorrere nuovamente la pista nel senso opposto per poi uscire tramite un raccordo e raggiungere subito la piazzola.