Utilizzato a fini bellici nella Prima Guerra Mondiale al termine di essa, l’aeroplano, per le sue qualità tecniche permise ai primi pionieri del volo di concretizzare i loro sogni o progetti.
Nell’anno successivo (1919), iniziarono a comparire le prime compagnie aeree – NdR una di esse, vola tutt’ora, con lo stesso nome di allora – che fornivano dei collegamenti interni e internazionali, ma i costi allora proibitivi dei voli, erano solo esclusivamente posta e merci.
La mattina del 25 Agosto 1919, però, al campo di volo di Hounslow (nei pressi di Londra) c’era De Havilland DH4A G-EJAC della Air Transport and Travel (antesignana dell’odierna British Airways); tecnicamente era un velivolo biplano, monomotore, con una cabina passeggeri chiusa posta dietro a quella del pilota che invece era scoperta. Quel giorno oltre al consueto plico di giornali, posta e merci, avrebbe imbarcato un signore… George Stevenson cronista del quotidiano Evening Standard, che aveva deciso di acquistare il posto a bordo per essere trasportato da Londra a Parigi Le Bourget, con un tempo di volo 2 ore e 30 minuti.
Non sapremo mai se la decisione di Stevenson fu improvvisa o dovuta a disguidi con altri mezzi più consueti per quegli anni ovvero il treno e la nave oppure volutamente pianificata o… semplicemente una persona/cronista affascinato dalle “macchine volanti” o dal volo e che voleva promuoverlo usando se stesso per descrivere le differenze tra il trasporto via terra, via acqua e quello avveniristico… via aria.
Fatto sta che il 25 Agosto 1919, a nemmeno un anno dalla fine delle ostilità dell’allora conosciuta Grande Guerra, nasceva l’embrione di una aviazione civile per passeggeri.
Questo primo volo evidenziò subito le potenzialità in esso presenti facendo diventare gli aeroplani moderni TRADE WINDS e che le “macchine volanti” sarebbero state il futuro per collegare rapidamente le città, trasportare persone e cose, aprendo nuovi orizzonti agli scambi commerciali.

Testo di @aviationphotobgy
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